Pittore informale che si concentra sulla rappresentazione della natura e dei suoi fenomeni, Maurizio Camatta nasce a Polla nel 1966, da padre veneto e madre salernitana: i colori intensi di questi paesaggi sono imprescindibili per la sua opera in cui, partendo dall’astratto, propone un’iconografia del paesaggio a larghe visioni totalizzanti.
Dopo aver frequentato gli insegnamenti di Antonio Pizzolon, in cui sperimenta diverse tecniche artistiche, incluso l'affresco, negli anni 90 è allievo di Thomas Langhe all'accademia d'Arte di Bad Reichenhall, in Baviera. dal Maestro tedesco deriva la concezione della pittura come spasmodica danza che culmina in un'opera in grado di captare l'attenzione dello spettatore.
Ha partecipato a molte esposizioni internazionali, esponendo, tra le altre città, a Londra, New York, Lima, Seoul e San Pietroburgo.
Trovarsi di fronte all’opera di Maurizio Camatta significa esserne attratti all’interno, per immergersi in un magma cromatico che, mosso da un’intima spinta dinamica, sembra abbandonare il piano del supporto per stabilire uno stretto rapporto con la dimensione cosmica di un caos primigenio. Microcosmi, esplosioni stellari, universi oceanici compongono l’identità di questi lavori, espressi in un’astrazione densamente materica, che coglie la potenza e la totalità di un paesaggio vivido e intensamente perturbato, dove l’acqua, il fuoco e il vento sembrano scuotere un mondo ancora primordiale, ma ricco di linfe vitali e di presagi."
Quella di Camatta è una visione appassionata della natura, che non può essere resa soltanto col colore, ma anche con la fisicità di gessi e di intonaci, i cui spessori partecipano all’essenzialità della visione conferendole forza e carattere.
Il colore emerge come appunto veloce: schizzi, linee e pennellate la cui purezza si fa terra, mare, cielo.