Pietro Mancuso
17 Novembre 2020

Aldo Tavella


Lo spazio racchiuso nei dipinti di Tavella è un universo intimo di immagini, figure, gesti, colloqui. Un corpus di opere ingente e di complessa e variegata narratività, frutto di più di mezzo secolo di attività pittorica.

Mario Guderzo


La sicurezza del segno, la precisione e la capacità di creare profonde spazialità vanno molto al di là della pittura tecnicamente valida: così la maestria del tratto raggiunta grazie alla scioltezza della pennellata è sostenuta da un impegno e da una ricerca costante, tesa a raggiungere una determinata compiutezza formale.

Mario Guderzo

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Aldo Tavella (*1909 - 2004) è stato il protagonista veronese della pittura novecentesca: ha attraversato il XX secolo guardando con attenzione e sentendosi in sintonia con le novità dell'arte contemporanea, ma scegliendo di mettere al centro del suo universo pittorico la realtà a lui più prossima, quella della sua Verona.

Iniziò a dipingere negli anni '20 confrontandosi con gli altri protagonisti veronesi: dopo la sua prima esposizione nel 1946 seguirono moltissime partecipazioni a concorsi nazionali, dove vinse premi e ottenne riconoscimenti. Il traguardo più illustre fu certamente la XXV Biennale Internazionale d'Arte di Venezia del 1950 alla quale presentò l'opera "Morte delle maschere", selezionata da Carlo Carrà.

La sua produzione pittorica si estende per più di mezzo secolo e si caratterizza per un atteggiamento assolutamente spontaneo che a tratti risponde all'esigenza di immortalare un sentimento momentaneo e raccontare la propria vita, rivelando gli affetti dell’autore per luoghi e persone, altre volte invece si esprime con rappresentazioni ilari e satiriche, al centro delle quali vi è un profondo rispetto per le feste e le usanze popolari che scandiscono il tempo della società smascherando i falsi miti del tempo presente.

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    17 Novembre 2020
    PITTORE E SCULTORE
    Protagonista delle sue opere è l’onirico, inteso come il racconto di atmosfere tra il sonno e la veglia. Nelle tonalità e nelle imprevedibili scenografie dei suoi dipinti si ritrova l’esperienza veneta, a cui ha unito la tradizione metafisica e surreale derivata dalla formazione nelle Fiandre.
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    17 Novembre 2020
    SCULTORE
    Scultore che predilige la rappresentazione del nudo con chiare ascendenze classiche nella fusione in bronzo. Le sue donne, dalle linee sinuose e dai nomi mitologici, si avvicinano alla realtà in punta di piedi. L’artista intende la propria scultura come mezzo per raffinare lo sguardo e lo spirito.
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    16 Novembre 2020
    FOTOGRAFO
    Le fotografie di Wowe ritraggono sia celebrità che persone comuni: ciò che gli interessa è presentare l’intera esistenza del soggetto. Priva di tragicità, la sua opera emana una generale positività che trasmette l’amore per l’esistenza e la fiducia nella forza creativa del genere umano.
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    17 Novembre 2020
    PITTORE
    Protagonista veronese della pittura del '900, partecipò alla Biennale di Venezia nel 1950. Le sue tele ritraggono con affetto la quotidianità di una vita, ma in modo affatto esclusivo: con la luce comunica i segreti della propria città e delle dinamiche familiari, in cui ogni spettatore può rivedersi.
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    16 Novembre 2020
    PITTORE
    Pittore informale che si concentra sulla rappresentazione della natura e dei suoi fenomeni. Anche attraverso la tecnica del dripping, partendo dall’astratto propone un’iconografia del paesaggio a larghe visioni totalizzanti, ricordando quanto la natura possa essere imprevedibile.